Manipolazione Fasciale
La
manipolazione fasciale è la manovra terapeutica che si propone di lavorare il
tessuto connettivo per renderlo più fluido creando così un ambiente più
fisiologico alle terminazioni nervose libere. Il connettivo è l’unico tessuto
che modifica la sua consistenza se è sottoposto a stress e che può riprendere
la sua elasticità se adeguatamente sottoposto a manipolazione specifica. Il
tessuto connettivo non è una massa uniforme, ma è organizzato in fasce che
accompagnano le catene mio-cinetiche. Dagli ultimi studi la fascia non è una
membrana uniforme stesa sotto la pelle con la funzione contenitiva, ma è un
elemento coordinante le unità motorie riunite in unità miofasciali, è un
elemento di unione delle catene muscolari ipso direzionali ed è il
collegamento, tramite i retina coli, fra le articolazioni corporee. Queste
strutture miofasciali possono spiegare molte organizzazioni motorie e di
conseguenza patologie finora attribuite al sistema nervoso centrale, prendiamo
per esempio una sciatalgia, brachialgia...la salute di qualsiasi organo o
apparato è il risultato dell’equilibrio fra le parti. Nell’apparato locomotore
questo equilibrio è testimoniato da una postura armonica che il terapista è in
grado di ristabilire e riarmonizzare con il trattamento manipolativo di
specifici punti. Il trattamento mio fasciale si avvale anche dell’utilizzo di
strumenti particolari quali per esempio lo “shark” costituito da una lega
metallica particolare che accumula calore e in grado di amplificare le
sensazioni di alterazione fasciale permettendo al terapista di individuare le
aree che richiedono trattamento. La manipolazione miofasciale trova indicazione
in moltissime situazioni patologiche, alcuni esempi: capsuliti, cervicalgie,
ernie discali, lombo sciatalgie, sindromi da sovraccarico funzionale (sindromi
femoro-rotulee, pubalgia, epicondiliti, tendiniti, dito a scatto…),
distorsioni, situazioni post traumatiche e post chirurgiche…