Kinesiotaping
È una
tecnica di bendaggio elastico aperto in grado di stimolare i recettori
superficiali e profondi della cute che, per via indiretta, influenzano il
sistema nervoso periferico agendo sul sistema propriocettivo e ripristinando il
corretto rapporto fra i tessuti. In base alle diverse modalità di applicazione,
determinate dalle diverse patologie cui è applicabile, possono essere ottenuti
effetti riduttivi o risolutivi di traumi muscolari, di aderenze o irritazioni
della fascia superficiale e profonda, di
disordini circolatori e
linfatici, di disfunzioni
articolari e posturali,
di pre-attivazione funzionale
di un distretto compromesso da
patologie ad eziologia neuro-miofasciale. La scelta della tensione, della forma
e della direzione del bendaggio richiede un’attenta valutazione funzionale e la
professionalità di fisioterapisti specializzati
per avere il
massimo rendimento possibile
dall’applicazione del
KinesioTaping. Il KinesioTaping non è un bendaggio compressivo, permette la totale
libertà di movimento e lavora in questo modo per far sì
che i tessuti
sottostanti raggiungano l’omeostasi
fisiologica attraverso una
guarigione bio-meccanica. Il segreto? Il KinesioTaping forma delle circonvoluzioni
che sollevano il primo strato di cute aumentando gli spazi interstiziali e
creando delle zone a pressione diminuita in modo da sollevare i diversi
recettori dalla congestione data da uno stato infiammatorio; inoltre facilitano
in questo modo il drenaggio dei liquidi linfatici. Può essere applicato sia
nella fase acuta e sub-acuta, sia nelle fasi successive, nella
riabilitazione sino al ritorno
all’attività lavorativa e sportiva. L’effetto analgesico del KinesioTaping è
immediato con una riduzione in media del 50% della sintomatologia dolorosa dopo
alcuni secondi poiché il risultato è il frutto di un’azione biomeccanica
precisa. Le indicazioni sono pressoché infinite, dall’inibizione e
facilitazione muscolare in presenza di risentimenti da sovraccarico muscolare,
stiramenti, lombalgie e cervicalgie, stati infiammatori… dalla correzione di
aderenze e stati
flogistico-dolorosi della
fascia come epicondiliti
e sindromi della bandelletta ileo tibiale, fasciti
plantari…dalle distorsioni di caviglia al controllo del corretto svolgimento
dell’elica podalica… la creazione da
parte del bendaggio di canali a
pressione diminuita ci
permette di convogliare
l’edema/l’ematoma verso i
principali centri linfonodali o verso le masse muscolari più voluminose in modo
da sfruttarne l’effetto pompa. L’effetto è visibile già dal giorno seguente.