Studio Politerapico SANGALETTI

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Elettroterapia
 
Elettroterapia – IONOFORESI (corrente con effetto antiinfiammatorio)
È una metodica largamente diffusa che sfrutta il flusso di corrente continua unidirezionale per introdurre nel corpo sostanze medicamentose attraverso la cute e ai muscoli.
 
INDICAZIONI analgesiche: nevralgie, polineuropatie, artralgie diffuse, S. fibromialgica, mialgie, lombosciatalgie e lombalgie da protrusione discale, spondilite anchilopoietica.
 
INDICAZIONI trofiche:paralisi flaccide, postumi traumatici (muscoli e parti molli), patologie degenerative.

 
 
Elettroterapia antalgica (TENS, DIADINAMICA ed INTERFERENZIALE BIPOLARE)
TENS (Transcutaneus electric nervous stimolation): consiste nella applicazione sulla superficie cutanea di correnti elettriche con onde di forma quadrata della durata di 50-250 μsec, frequenza dell'impulso di 2-150 Hz, intensità di corrente da 0 a 80 mA, bifasiche o monofasiche. Circa il meccanismo d'azione della TENS, ai fini della provocazione dell’ analgesia, è stato localizzato in un'azione sul “Gate Control” spinale attivato dalla stimolazione delle fibre mieliniche di maggior diametro.Ha inoltre un'azione sulla produzione di polipeptidi oppioidi (endorfine ed encefaline) gli antidolorifici naturali che produce il nostro corpo.
 
INDICAZIONI: artropatie acute e croniche; condriti e tendiniti; mialgie; torcicollo; lombalgie; dolore chirurgico; dolore post-trauma (distorsioni, contusioni) ed odontoiatrico; borsiti; fibromialgia.

 
DIADINAMICA: è rappresentata da treni di onde, ottenute raddrizzando la corrente elettrica semisinusoidale a bassa frequenza, modulati in forma, intensità e frequenza, e variamente combinati tra di loro. Possiedono effetti analgesici, trofici e di riassorbimento degli edemi e degli ematomi. L'azione analgesica è dovuta, a livello del polo positivo, ad una riduzione dell'eccitabilità del nervo sensitivo per l'incremento del potenziale di riposo.

INTERFERENZIALE BIPOLARE: Questo tipo di corrente, introdotta in terapia da Nemec nel '50, consente il trasferimento di stimolazioni antalgiche o motorie a bassa frequenza agli strati profondi dei tessuti mediante l'ausilio di frequenze più elevate (4 KHz) che agiscono da «portante» onde ridurre l'impedenza cutanea, evitando qualsiasi problema di irritazione dell'epidermide. Gli effetti principali riconosciuti alle correnti interferenziali sono: eccitomotorio, analgesico, riequilibrante il sistema neurovegetativo.
INDICAZIONI: Antalgica profonda nelle malattie infiammatorie e degenerative ossee; nevralgie; dolore cervicale e vertebrale; eccitomotoria; mialgie; insufficienza venosa moderata agli arti inferiori la sua azione di stimolazione ritmica sulla muscolatura favorisce gli effetti della “pompa muscolare" sul ritorno venoso); tendiniti in genere; stimolazione della muscolatura non denervata per evitare l'atrofia da inattività quando non è possibile un allenamento attivo ed isometrico.

Elettrostimolazione muscolare (CORRENTE RETTANGOLARE BIFASE, DI KOTZ, FARADICA)
La sollecitazione di uno stimolo elettrico di opportuna forma, intensità e durata genera sui muscoli una contrazione prolungata con un reclutamento delle fibre che, a intensità elevate, è quasi totale. in questo modo scegliendo la corrente adeguata è possibile lavorare sul recupero della muscolatura normoinnervata, sia dopo un trauma per accellerarne il recupero, preservando le strutture articolari e/o tendinee precedentemente danneggiate, sia in fase di preparazione fisica per aumentare le prestazioni muscolari.
Sono perciò correnti indicate per il potenziamento del muscolo in casi di ipotrofia muscolare da non uso, di scoliosi idiopatica e recupero post-infortunio di atleti; in ambito sportivo è possibile stimolare selettivamente i diversi tipi di fibre, differenziando l’allenamento e migliorando le prestazioni muscolari.

Elettrostimolazione muscoli denervati (CORRENTE RETTANGOLARE MONOFASE, TRIANGOLARE, ESPONENZIALE)
È utilizzata per stimolare muscoli totalmente denervati in situazioni come lesione del plesso brachiale ( paralisi di erb e Klumpke), lesione dello sciatico popliteo esterno. Determina una valida risposta contrattile delle fibre denervate senza però stimolare quelle adiacenti normalmente innervate (sane). Per la capacità di accomodazione delle fibre nervose alla lenta crescita di intensità dello stimolo e dell’assenza di fastidio al paziente, la corrente triangolare è utilizzata per stimolare muscoli totalmente denervati e parzialmente denervati.

 
 
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